Artisti

Sanna Marander

Artisti

Sanna Marander

Unfolding Nota, 2010

Questo è un progetto che ho realizzato specificamente per lettera27, ma le figure che utilizzo fanno parte del mio lavoro da diversi anni. In Unfolding Nota, i topi usano una terminologia meta-linguistica generata dal linguaggio, ma con l’idea di analizzare il linguaggio e la significazione, scindendo il linguaggio in piccole particelle da riconfigurare in un nuovo codice linguistico secondo una logica assolutamente arbitraria. Anche chi parla e chi ascolta rimane oscuro. Non c’è nessun particolare punto di vista soggettivo che interviene a ‘creare senso’, ma piuttosto un’esperienza orale collettiva: un rituale espressivo più che la trasmissione di un messaggio, un flusso di coscienza più che l’affermazione di una tesi. In questo contesto, solo attraverso l’oralità le parole possono prendere vita, ma la loro vita è indipendente da chi le pronuncia. Allo stesso modo, è attraverso l’oralità che le parole possono essere comprese quando si impara a leggere. Probabilmente i topi vogliono farsi linguaggio e allo stesso tempo svuotarlo delle sue funzioni e del suo significato convenzionale. Il testo perde la sua soggettività, diventa decentralizzato, democratizzato. Forse essi vogliono rivelare il codice diventando essi stessi il codice, ma nel farlo finiscono per cadere nel paradosso del codice stesso, diventando, agli occhi di chi osserva, il mio nuovo codice artistico. Questo mi fa pensare ai nostri continui tentativi di decodifica e al paradosso insito in essi, in parte perché la soggettività è qualcosa che non possiamo scalfire. Nel contesto di lettera27, penso anche al processo attraverso cui il codice viene rivelato in relazione al modo in cui impariamo a leggere e a scrivere e alla dimensione di parziale assurdità che questa esperienza comporta. Infine, l’altra lingua – quella normalmente associata alle immagini dei topi nei cartoni animati: ‘wheee’, ‘arrrg’, ‘uh?’ – è la più resistente ed è l’unica a mantenere il suo mistero.

Sanna Marander

(Svezia, 1977) Vive e lavora a Roma, Italia

Le sue opere comprendono diverse forme espressive – dal disegno alle proiezioni, alle installazioni in carta da parati – e sono state esposte fra l’altro alla Galleria Vistamare di Pescara e al Flux Laboratory di Ginevra, con proiezioni al Setagaya Art Museum di Tokyo.

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