Polimoda
Tema:"How to make ideas happen" / "Come far avverare un’idea"
Conductor:Ou Ning, Maria Sebregondi
How to make ideas happen (“Come far avverare un’idea”) è il tema del workshop AtWork condotto dall’artista e intellettuale cinese Ou Ning e introdotto dall’incontro tra l’artista e Maria Sebregondi, creatrice del brand Moleskine.
AtWork Lab Firenze è stato realizzato da Moleskine Foundation, in collaborazione con Polimoda, nell’ambito della mostra intitolata Bishan Project: The New Rural Reconstruction Movement, la personale di Ou Ning che racconta la storia della comunità di Bishan. Un progetto che l’artista ha iniziato a concepire nel 2010 su un taccuino poi donato alla collezione di taccuini d’artista di Moleskine Foundation. Il taccuino tiene traccia del pensiero dell’artista e degli autori che insieme a lui hanno dato vita alla comunità di Bishan. Pagina dopo pagina, l’immaginazione assume una forma ibrida, tra storia e attualità, giustapponendo costruzioni tradizionali e grafica vettoriale, motivi iconografici della tradizione rurale e cultura pop.
La personale fa parte di “Momenting the Memento”, edizione 2015 della conferenza annuale dell’ International Foundation of Fashion Technology Institutes (IFFTI).
“Utopia significa fare del proprio meglio per trasformarla in realtà”
Ou Ning, leader AtWork Lab Firenze
Il workshop, della durata di due giorni, si è tenuto durante la conferenza organizzata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Il villaggio di Bishan è un prototipo di comunità fondata sul ritorno alla vita rurale nel sud-est della Cina. Il progetto è stato concepito da Ou Ning su un taccuino Moleskine, che documenta la storia di un luogo fuori dal comune. Una comunità nata per volontà dell’artista, che ha chiamato a raccolta intellettuali, artisti d’avanguardia, designer e studenti delle grandi aree metropolitane cinesi, architetti, musicisti, scrittori, registi e artigiani, uniti da una visione comune. Per quanto utopica, questa idea è diventata ben presto realtà, portando le antiche tradizioni nel futuro della nuova Cina.
Ispirati dall’opera di Ou Ning e dall’intervento di Maria Sebregondi, 20 studenti del Polimoda, provenienti da diversi Paesi, hanno preso parte al workshop, riflettendo su come far avverare un’idea e creando, a seguito della discussione collettiva, una serie di opere straordinarie realizzate su taccuini Moleskine.
“Come far avverare un’idea? Abbandonando regole e strutture e recuperando una dimensione di libertà più vicina al caos primordiale”
Giada Pasqualetti, partecipante AtWork Lab Firenze
Ou Ning
L’opera di Ou Ning abbraccia diverse discipline. Come attivista, ha fondato U-thèque, produzione indipendente di cinema e audiovisivi. Come scrittore e grafico, ha ottenuto grande successo con il libro New Sound of Beijing. Come curatore, ha dato il via alla Biennale “Get It Louder” (2005, 2007) e curato il progetto sonoro della mostra “China Power Station”, organizzata in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra e l’Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo. Come artista, è noto per i suoi progetti di ricerca urbana, come San Yuan Li, presentato alla 50ª Biennale di Venezia (2003), e Da Zha Lan, realizzato con il sostegno della Kulturstiftung des Bundes (Fondazione culturale della Repubblica Federale Tedesca). Nel 2009 è stato nominato capo curatore della Biennale di urbanistica e architettura Shenzhen & Hong Kong Bi-city e ha fatto parte della giuria dell’8° Premio Benesse alla 53ª Biennale di Venezia. Ou Ning è inoltre l’ideatore della “Bishan Commune”, una comunità utopica che l’artista ha iniziato a concepire nel 2010 su un taccuino che ha poi donato alla collezione di taccuini d’artista di Moleskine Foundation.
Maria Sebregondi
Ideatrice negli anni 90 della linea Moleskine, dal 2007 è direttrice della Brand Equity & Communication di Moleskine Spa. Ha svolto precedentemente attività di libera professionista come consulente di comunicazione strategica e concept di prodotto. Ha collaborato a diversi progetti formativi legati alla creatività e all’innovazione, rivolti a imprese e istituzioni. Autrice di saggi socio-antropologici sulle mutazioni contemporanee e di numerosi articoli per quotidiani e riviste, con particolare attenzione ai nuovi linguaggi, ha lavorato con la scrittura in diverse aree: scrittura creativa, copywriting e comunicazione, saggistica e traduzione letteraria. Dall’attività professionale sono nate numerose esperienze didattiche presso varie università pubbliche e private. È socio promotore di Moleskine Foundation e membro di OLEPO, Opificio di Letteratura Potenziale.
“AtWork è la possibilità di una sovversione positiva”
Rodolfo Bargelli, docente Polimoda
Da un’idea alla realtà. Da un’ispirazione utopica, nata sulle pagine di un taccuino, a una vera comunità creativa. Come nel caso di Bishan e del processo creativo e sociale innescato da Ou Ning, anche in AtWork il taccuino è un luogo fisico e mentale che raccoglie un’idea nel momento stesso in cui si genera, trasformando un gruppo di studenti di diversa provenienza in un’altra piccola comunità “al lavoro”. Una comunità che continua a crescere, ad arricchirsi e a creare ispirazioni che ci conducono in realtà e luoghi fuori dal comune.