AtWorker

Philippe Ekra Komenan

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Philippe Ekra Komenan

Concept del taccuino

Attraverso i suoi meravigliosi disegni l’artista racconta la guerra e tutte le sue atrocità ad essa connesse come la fame e la miseria. Si tratta di immagini che infestano la mente dell’autore, come lui stesso dichiara, e che infatti ci vengono restituite con disarmante chiarezza. E’ una storia fatta di drammi e di dolore la sua, eppure… eppure l’arte riesce a colorare la sua vita. Il taccuino improvvisamente si riempie di colore, i visi dei soldati lasciano spazio ai ritratti degli abitanti di Adjahui. L’arte è intesa come affermazione di sé e come veicolo di libertà per un’anima tormentata come quella dell’artista. Come lui stesso dichiara nel taccuino, attraverso il workshop di AtWork, Ekra Philippe Komenan è riuscito a trovare la sua identità perché ha capito di non essere nessuno da solo, ma che la sua personalità esiste solo in quanto somma tra se stesso e le altre persone e si esprime attraverso l’arte.

(il testo del concept è a cura di Raffaella Carillo)

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