Capitoli

AtWork Londra Capitolo 18

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AtWork Londra Capitolo 18

Londra, UK
25 - 29 novembre 2019

Partner:

Young People’s Programmes | Tate Modern

Tema:

"Where is South?”

Conductor:

Simon Njami

 

“«Reciti a copione o sei uno sceneggiatore?»

Per molti il Sud rappresenta un movimento attraverso un ingresso, una sorta di portale che introduce alla vita ma anche una finestra sulle turbolente emozioni del passato. È metallico, fuoco, bagnato, invisibile, musicale, incernierato, tattile e arancione. Tutto in una volta.”

Inaki Iriarte, Cristiana Stefanescu, Nuura Axmed, Elisa Cazzaniga, Zeinab Saleh – redattori AtWork London

AtWork Londra Capitolo 18 è stato realizzato da Moleskine Foundation in partnership con Young People’s Programmes, Tate Modern. Il workshop è stato arricchito dalle collaborazioni di vari professionisti, tra cui Adepero Oduye, attrice di origine nigeriana basata a New York, regista e scrittrice che ha assistito Simon Njami nella conduzione di questa tappa. L’artista Leo Asemota ha presentato ai partecipanti i suoi metodi di lavoro creativo in un momento di ispirazione durante il workshop. Anna Mainenti, fotografa che con il suo progetto Made-Hand ha documentato l’intero capitolo e infine Teresa Soldini, psicologa e partecipante di AtWork Venezia, nel ruolo di osservatrice.

È stata la quinta tappa del Tour AtWork 2019 “Where is South?”.

Come afferma Simon Njami: “La parola ‘Sud’ sembra designare un punto preciso, che – a pensarci – è totalmente inaccurato. Proviamo a liberare quei quattro punti cardinali da ogni ideologia e a riconsiderali per quello che sono: direzioni. Se ci riusciamo, potremmo riscoprire che Sud o Nord non esistono in quanto tali ma si attivano nel loro significato a seconda di quello che pensiamo. Ovunque ci troviamo, c’è sempre un sud, e quindi siamo noi che definiamo il significato della ‘parola’, perché il Sud comincia da me”.

IL WORKSHOP

Condotto dal nostro advisor Simon Njami, Il workshop si è tenuto a Londra dal 25 al 29 novembre 2019. Sotto la sua guida, 11 partecipanti provenienti da diversi background, compositori, geografi, avvocati, designer dei gioielli, educatori, studenti, artisti si sono incontrati per discutere e confrontarsi in maniera critica sul significato della parola “Sud”. Il risultato creativo di questa riflessione è stato elaborato da ciascun partecipante sul proprio taccuino. Una di loro, partecipante alla tappa di AtWork Venezia, ha ricoperto il ruolo di Osservatore, in ambito monitoraggio e valutazione.

I partecipanti hanno avuto occasione di visitare l’intera collezione della Tate Modern e le mostre in corso per trarre ispirazione, ricevendo inoltre nuovi stimoli per la discussione.

I progetti ispirati alla loro personale idea di “Sud” saranno esposti in una mostra internazionale finale, dedicata al Tour “Where is South?”, che si terrà nel 2020.

IL LEADER: Simon Njami

Simon Njami è un curatore indipendente, docente, critico d’arte e scrittore. È stato co-fon-datore e direttore della rivista “Revue Noire” e direttore artistico della Biennale di fotografia di Bamako dal 2000 al 2010. Ha co-curato il primo padiglione africano alla 52ª Biennale di Venezia (2007) e numerose mostre di arte e fotografia contemporanea, comprese Africa Remix (2004-2007) e la prima fiera d’arte africana di Johannesburg nel 2008. La mostra The Divine Comedy, da lui ideata e curata, ha iniziato un tour mondiale al MMK (Museum für Moderne Kunst) di Francoforte nel 2014, proseguendo allo SCAD Museum of Art di Sa-vannah e allo Smithsonian Museum of African Art di Washington DC. Dirige inoltre il ma-ster PanAfricano in fotografia, un progetto concepito insieme al Goethe-Institut. È direttore artistico della Fondazione Donwahi di Abidjan, in Costa d’Avorio, consulente della Sindika Dokolo Collection (Luanda, Angola) e segretario della giuria speciale del World Press Photo Contest. È stato direttore artistico della prima edizione della Biennale Off del Cairo nel 2015 e delle edizioni 2016 e 2018 di Dak’Art, la biennale d’arte di Dakar, in Senegal.

“Il mio Sud è il fuoco che brucia ai miei piedi. Fa gorgogliare il sangue e bollire le ossa. È incontrollabile e brucia forte. Sono io. Siamo noi. Dalla nascita alle ceneri. Ma lo abbracciamo prima di capirlo, perché solo le scintille raggiungono la nostra testa.”

Ava Chowdhury-Turner

L’ESPERIENZA

Il workshop si è svolto presso Tanks Studios di Tate Modern, dove i partecipanti hanno di-scusso della propria idea di “Sud”. Il tema del workshop è stato il punto di partenza di un percorso profondo di analisi e dibattito critico. Partendo dalla domanda “Dov’è il Sud?”, guidati da Simon Njami, i partecipanti hanno iniziato a chiedersi cosa rappresentasse que-sta domanda:

“Per molti il Sud rappresenta un movimento attraverso un ingresso, una sorta di portale che introduce alla vita ma anche una finestra sulle turbolente emozioni del passato. È me-tallico, fuoco, bagnato, invisibile, musicale, incernierato, tattile e arancione. Tutto in una volta. Come vedrai, il Sud non è un luogo, è sospeso in aria, legato con catene, nascosto con tessuto o irrompe dalle pagine in cui era vincolato. Il sud non ha un’incarnazione fissa, è un atto in bianco e nero, di protezione e opposizione. Una vivida reminiscenza arancione del passato e un desiderio ardente, o un’intersezione non strutturata di percorsi diversi realizzati attraverso media misti. Ma fondamentalmente, questi oggetti sono tutti collegati. Ogni pezzo è costruito dall’interno verso l’esterno. Rappresentano lo spargimento delle no-stre pelli e l’esposizione dei nostri nuclei.

Ci siamo tutti mossi come un collettivo verso un obiettivo indefinito. Quando abbiamo ini-ziato, non avevamo una direzione chiara, ma ci siamo collegati in modi fugaci e inaspet-tati. Il percorso su cui ti guidiamo ti invita a unirti a noi in questo viaggio verso l’ignoto. Ab-biamo trovato il nostro Sud per ora, ma ci sono molti altri Sud da trovare.”

Contemporaneamente al workshop, Moleskine Foundation ha partecipato a “Creativity can save the world” presso Glug, un evento dedicato a oltre 550 creativi il 28 novembre a Sho-reditch (Londra). I partecipanti sono stati invitati a prendere parte a una sfida di creatività, un’estensione di AtWork Londra. Due opere dei vincitori saranno selezionate per essere incluse nella mostra finale “Where is South?”, culmine del viaggio internazionale di AtWork che riunisce i taccuini di tutti i workshop in un unico evento espositivo che si terrà nel 2020.

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“11 persone a caso si sono riunite a Londra pensando di rispondere alla domanda “Dov’è il sud?”. Non sapevano che sarebbero stati spinti ad affrontare sé stessi e ad essere brutal-mente onesti l’uno con l’altro.”

Dall’editoriale di AtWork London

LA MOSTRA

La mostra AtWork Londra “Where is South” è co-curata dagli stessi partecipanti sotto la supervisione di Simon Njami.

A corredo della mostra, è stato pubblicato un catalogo della tappa locale dedicato ai taccuini realizzati dai partecipanti e all’idea di “Sud” che li ha ispirati.

Lista partecipanti

  • Fikayo Adabajo

    Nuura Axmed

    Elisa Cazzaniga

    Ava Chowdhunry-Turner

    Elia Ferroli

     

  • Rocco Greppi

    Iñaki Iriarte

    Zenaib Saleh

    Cristiana Stefanescu

    Shermmaine Telan

    Mahek Vajawatt

     

Partner

  • Partner: Young People’s Programmes, Tate Modern.

    Coordinatori del workshop : Mark Miller, Carol Pierre

  • Fotografia e riprese video: Anna Mainenti con il MADE HAND project, Giulia Zanetti, Barbara John

    Osservatrice: Teresa Soldini

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